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Ricordo di Parigi, della notte, delle luci e del plateau

  • Immagine del redattore: Mangiare in Viaggio
    Mangiare in Viaggio
  • 22 apr 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Tarpare le ali ad un viaggiatore mangione è crudele. Crudele è non poter sapere fino a quando dovremo stare in standby? 😢 Conto le ore, conto i giorni. Rivedo le foto delle mangiate, dei viaggi, della mia vita normale in un qualsiasi altrove e mi fa male. So - è chiaro - che tutto passerà, che è tutto momentaneo, che sconfiggeremo anche questa. Ma la cosa terribile è il non riuscire a quantificare il tempo occorrente a riprendere "la vita di prima". Siamo chiamati a renderci conto della fortuna che ci è stata donata nelle piccole cose. Siamo chiamati a riconoscere ciò che è superfluo. Tutto sarà diverso per molti, soprattutto per chi ha perso una persona cara o il proprio lavoro. Gli italiani, in ogni caso, sono sempre stati chiamati alla rinascita. E sempre ce l'hanno fatta. Quindi, se anche la luce oggi è troppo fioca, sappiamo già che, non appena saremo in grado di riconoscere i contorni delle cose, ci daremo da fare e tutto tornerà bello come è sempre stato. E che quella passeggiata, quel caffè, quella cena o quella serata su una panchina a guardare la gente che passa saranno una cosa ancora più bella di prima.


 
 
 

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